RIAPERTURA DELLA ZTL: CONSIDERAZIONI AL TERMINE DELLA SPERIMENTAZIONE
Franco Casali
Ultimi post di Franco Casali (vedi tutti)
- La destra è alla disperazione - 30 Settembre 2020
- GRAZIE! - 26 Settembre 2020
- Giuliano Pisapia a Saronno - 16 Settembre 2020
In attesa che la Giunta prenda la decisione che le compete entro il 14 ottobre, due parole in proposito. Come sempre sostenuto da Tu@Saronno, la ZTL costituisce un’importante risorsa per Saronno, sia perché la rende più bella, vivibile e sicura per la circolazione di pedoni e ciclisti, oltre che meno inquinata e rumorosa, sia perché, come dimostra l’esperienza di moltissime città europee, la chiusura al traffico invita i cittadini a riempire strade e piazze della città, rendendo così più proficue anche le attività commerciali. Parallelamente, la sicurezza e vivibilità del centro vanno aumentate con iniziative di tipo sociale e culturale, quella della circolazione invece riducendo e rallentando il traffico automobilistico – e la ZTL persegue anche questi obiettivi – nonché facendo rispettare le norme del Codice della Strada.
Il mondo si sta muovendo sempre più in una direzione di sostenibilità ambientale: la decisione dell’amministrazione di Oslo di chiudere tutto il centro alle auto entro il 2019 ne è un recente esempio; Colonia ha dagli anni ’70 un’estesa ZTL, Lubiana è European Green Capital 2016. Molte città europee hanno adottato i 30 all’ora, tra queste Chambery (la prima in Europa), Parigi, Berlino, Amburgo, Londra, Graz, e in Italia, tra le altre, Caserta, Vicenza, Arezzo, Treviso, Reggio Emilia.
I parcheggi esistenti possono essere meglio segnalati ed utilizzati; altri possono essere fatti se necessari, in zone non centrali, aumentando il costo del parcheggio man mano che ci si avvicina al centro, e lasciando invece la sosta libera, eventualmente con disco orario, per quelli più periferici.
Va sempre tenuto presente che Saronno è una città di piccole dimensioni, dove Piazza Libertà e le zone limitrofe sono vicine ai parcheggi già esistenti (es. Piazza Mercato, Via Milano, P.le Saragat, Stazione) e possono essere facilmente raggiunte da chi risiede al di fuori del centro parcheggiando lì le auto, e preferibilmente a piedi o in bicicletta con riduzione del carico viario e dell’inquinamento.
In conclusione, la riapertura della ZTL di Saronno, oltre ad essere stata decisamente mal gestita dal punto di vista organizzativo e della comunicazione, costituisce una scelta antistorica che ci auguriamo vivamente l’amministrazione Fagioli vorrà riconsiderare.