ACCOGLIERE I RIFUGIATI: LE PROPOSTE DELLE ASSOCIAZIONI DI SARONNO

Alessandra Ferrario

Ultimi post di Alessandra Ferrario (vedi tutti)
- ACCOGLIERE I RIFUGIATI: LE PROPOSTE DELLE ASSOCIAZIONI DI SARONNO - 8 Febbraio 2017
- ACCOGLIENZA MIGRANTI A SARONNO: IGNORARE UN PROBLEMA NON SIGNIFICA RISOLVERLO - 24 Ottobre 2016
Dopo le polemiche della primavera 2016 a seguito del non raggiunto obiettivo di accoglienza dei 32 richiedenti asilo inviati a Saronno dalla Prefettura, ma soprattutto dall’affissione di manifesti a firma Lega Nord con le frasi “Saronno non vuole clandestini”; “Renzi e Alfano vogliono mandare a Saronno 32 clandestini”; “Vitto, alloggio e vizi pagati da noi”, le diverse Associazioni organizzate in “4 Passi di Pace” si sono fatte promotrici di iniziative volte ad informare in maniera approfondita la cittadinanza sul tema dei migranti. Contro i demagogici slogan gridati per raccogliere facili consensi tra i disinformati, le Associazioni saronnesi riunite in “4 Passi di Pace” vogliono porre il tema delle migrazioni al centro dell’attenzione e quindi fare informazione, rompendo così l’indifferenza da cui spesso nasce poi il rifiuto dell’altro.
Venerdì sera 3 febbraio l’aula Aldo Moro era strapiena per sentire le parole di don Virginio Colmegna, presidente della fondazione Casa della Carità di Milano, sul tema “Accogliere i rifugiati”. Nel suo accorato e puntuale intervento Don Colmegna ha affrontato il tema con tutta la sua sensibilità e pluridecennale esperienza.
Dopo i primi sporadici sbarchi negli anni ’70, quelli ben più consistenti e ripetuti degli anni ’90 dall’Albania, i fenomeni migratori provenienti via mare dall’Africa si sono molto intensificati a partire dal 2011, con la crisi politica del Maghreb. Ora, coinvolgendo buona parte dell’Europa, avvengono in maniera massiccia anche per terra attraverso la Turchia e la Grecia. Non sono più esodi sporadici, di persone provenienti dall’Africa in fuga da fame e carestie. Con i molti conflitti in corso nel continente africano, e soprattutto le guerre in Siria e Iraq, la desertificazione dei territori prodotta dai mutamenti climatici, oltreché gli squilibri prodotti della globalizzazione economica e finanziaria, gli esodi di migranti in cerca di pace e lavoro hanno raggiunto dimensioni mai viste prima. Non si tratta più di situazioni di emergenza, ma di un flusso continuo di centinaia di migliaia di persone che si reputa proseguirà, se non anche aumenterà nei prossimi anni.
Occorre innanzitutto prendere atto del cambiamento occorso e porre grande attenzione al tema dell’accoglienza, doverosa per tutti – cristiani e non – in quanto problematica umanitaria.
È fondamentale che lo Stato Italiano si organizzi in maniera adeguata a fronte di un fenomeno che si è profondamente modificato e accresciuto negli anni, superando così la modalità dell’emergenza che è spesso presente nel nostro Paese. L’accoglienza organizzata dai volontari di associazioni cattoliche ed umanitarie, è necessaria, può fare e fa molto, ma non basta più da sola a fronte delle accresciute dimensioni del fenomeno.
Serve un ripensamento completo della legislazione in materia. Alcuni tra i punti più rilevanti emersi nell’incontro:
- I Centri di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) sono strutture in cui devono essere accolti i migranti, che appena giunti in Italia irregolarmente, intendono in molti casi chiedere la protezione internazionale. Essi devono fornire l’alloggio, i pasti, l’assistenza legale e sanitaria, l’interprete e i servizi psico-sociali. Sono strutture dove sono alloggiati contemporaneamente anche migliaia di persone. Queste, sia per le loro dimensioni, che per le modalità con cui sono gestite, non sono adatte a fronteggiate in maniera adeguata e per lungo tempo queste persone. Ci sono stati molti casi di cattiva gestione, vergognosi episodi di corruzione; gli sprechi di risorse sono stati spesso notevoli. Risultati molto migliori fornisce invece la rete Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) gestita spesso da cooperative in collaborazione con gli enti locali e utilizzando le risorse fornite dal fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. Questi centri sono di dimensioni molto più piccole e quindi meglio gestibili, operano in collaborazione con le amministrazioni locali e i territori in cui sono insediati. Gli ospiti, oltre ad essere assistiti dal punto di vista logistico e amministrativo, per esempio per le pratiche di richiesta asilo, ricevono una buona formazione , incluso l’insegnamento dell’italiano.
- Occorre aprire dei corridoi umanitari internazionali, in accordo con gli stati europei ed extra europei. Solo così si può evitare ai migranti lo sfruttamento da parte della criminalità organizzata, offrire loro un viaggio rispettoso della loro dignità di persone, e che eviti loro i pericoli di viaggiare su mezzi estremamente precari e condotti da criminali che spesso si rivelano essere anche aguzzini.
- Finché la loro posizione non è regolarizzata, occorre chiamare queste persone irregolari, e non clandestini, come chiesto anche dal Papa.
- Bisogna modificare la legge, ed evitare che i minori, che in quanto tali godono di protezione, siano poi considerati automaticamente irregolari o, peggio clandestini, al compimento del diciottesimo anno.
- Chi è richiedente asilo o chi è irregolare deve poter svolgere un lavoro, magari anche socialmente utile, se non ce ne sono altri disponibili. È necessario innanzitutto per la loro dignità.
- Bisogna dare seguito alla legge 67 del 2014 che prevede l’abolizione del reato di clandestinità.
Occorre quindi fare cultura e informazione sui temi dell’emigrazione: è fondamentale non restare indifferenti di fronte al problema, ma anzi occorre cercare di informare adeguatamente chi lo conosce solo superficialmente, o addirittura vi è ostile in maniera preconcetta.
Oltre all’incontro con don Virginio Colmegna, sono inoltre previste le seguenti iniziative:
- Mostra Interculturale 2015 “Le mille e una rotta … così si sposta il mondo” edita dal Centro di Documentazione sulla Mondialità (CDM) di Salerno dei Missionari Saveriani e dai Laici Saveriani. La mostra, aperta dal 4 al 19 febbraio 2017 presso il Centro Padre Monti, è rivolta a tutti i cittadini ma soprattutto agli studenti delle scuole. Essa intende porli di fronte alle “grandi sfide della conoscenza dell’altro, dell’integrazione, del dialogo rispettoso con le altre culture e religioni in vista di una società più giusta ed armonica.”
- Università delle Migrazioni, sei INCONTRI di formazione gratuiti, a cura di diversi docenti, a partire da venerdì 17 febbraio, ore 21 presso Auditorium Aldo Moro, Saronno. (iniziativa organizzata da 24 associazioni,11 delle quali appartenenti al coordinamento di “4 Passi di Pace”; altre impegnate in attività di inclusione sociale nel territorio del saronnese).
- “Sotto un Altro Cielo” l’altra faccia dei migranti, racconti a cura di Giampiero Rossi e Astrit Cela. Mercoledì 8 febbraio ore 21, Oratorio Regina Pacis.
ERRATA CORRIGE: sottolineiamo un’imprecisione che abbiamo erroneamente inserito nell’articolo
Tra le iniziative organizzate dal coordinamento 4 passi di Pace compare anche l’Università delle Migrazioni che partirà il prossimo venerdi 17 presso l’auditorium Aldo Moro.
Quest’ultima iniziativa è organizzata da 24 associazioni,11 delle quali appartenenti al coordinamento di ‘4 passi di pace’;altre operanti anche nei comuni vicini( Gerenzano, Uboldo…etc..) tutte impegnate in attività di inclusione sociale nel nostro territorio.
Nello scusarci, cogliamo l’occasione per allegare il programma definitivo di questa iniziativa, che insieme a quelle specificate nell’articolo, ha l’ambizione di offrire spunti di riflessione e approfondimenti culturali che faciliteranno la comprensione del fenomeno e la capacità di rendere il nostro territorio più sensibile e accogliente.
UNIVERSITA’ DELLE MIGRAZIONI
Conoscere per capire.
Per combattere la disinformazione.
Per abbattere luoghi comuni e pregiudizi.
Per diventare protagonisti di una società accogliente.
Cinque incontri con i formatori degli operatori SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) per conoscere in profondità il mondo delle migrazioni e dei rifugiati, che sta cambiando l’Europa.
INCONTRI di formazione
venerdì 17/02/2017, ore 21, Auditorium Aldo Moro: SITUAZIONE ODIERNA
Le migrazioni forzate nell’area mediterranea – Luca Ciabarri (Università degli Studi di Milano)
mercoledì 22/03/2017, ore 21, Auditorium Aldo Moro: MIGRAZIONI FORZATE
Barriere europee, barriere italiane – Barbara Pinelli (Università di Milano Bicocca)
venerdì 21/04/2017, ore 21, Auditorium Aldo Moro: UNA STORIA ITALIANA
Storia e politiche delle migrazioni forzate in Italia – Roberto Guaglianone (Consorzio Communitas)
venerdì 19/05/2017, ore 21, Auditorium Aldo Moro: BUONE PRATICHE DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE
Buone pratiche per l’accoglienza dei rifugiati – Michele Rossi (Università di Parma)
Buone pratiche per l’integrazione dei rifugiati – Chiara Marchetti (Università degli Studi di Milano)
venerdì 09/06/2017, ore 21, Sala Nevera di Casa Morandi: DIRITTO
Il diritto d’asilo in Italia – Livio Neri (ASGI, Associazione Studi Giuridici dell’Immigrazione)
GLI INCONTRI FORMATIVI SONO APERTI A TUTTI E GRATUITI
LE ISCRIZIONI SI RACCOLGONO SUL POSTO AD OGNI INCONTRO
AGESCI Saronno, Agua Doce, Amnesty International, ANPI Saronno, Associazione Arcobaleno (Uboldo), Associazione Nabad Onlus – Progetto Spazio Mondi Migranti (Gerenzano), Attac, Caritas Saronno, Centro Aiuti per l’Etiopia, Centro d’Incontro, Cooperativa Sociale Intrecci, Distretto dell’Economia Solidale della provincia di Varese, Emergency Saronno, GIVIS, Gruppo Alice, Gruppo Pé no Chão, IDeA, Il Sandalo Equosolidale, Il Sole Onlus, MASCI, L’isola che non c’è, Pastorale Migranti Zona IV, Rete Radie’ Resch.