Interventi nel Consiglio Comunale del 31 ottobre 2019
Franco Casali
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Punto 6. Regolamento Civica Benemerenza la Ciocchina.
Il premio la Ciocchina, che già esisteva da qualche anno, fu regolamentato nel 2003 su iniziativa dell’allora Amministrazione Gilli. Le Tavole Fondative, così furono chiamate, interpretano a mio avviso bene lo spirito di questa Civica Benemerenza.
Esse includono, tra le altre, la concessione “in memoriam” nella quasi immediatezza dell’evento luttuoso. Esse pongono solo un limite minimo (e non massimo) di sottoscrizioni alle proposte, e prevedono la temporanea segretazione della Delibera della Giunta (da approvare entro la data del 30 settembre), ovvero di rendere pubblico il contenuto di tale delibera nel primo Consiglio Comunale di Ottobre, immediatamente prima della festa del Trasporto.
Non impongono quindi un obbligo di segretezza sino alla data della Cerimonia, ma prevedono solo la temporanea segretazione della relativa Delibera di Giunta, consentendo così ai premiati di darne preventiva comunicazione a familiari, amici e conoscenti.
Non capisco per quale motivo l’amministrazione proponga un Regolamento in sostituzione delle Tavole Fondative che già bene disciplinano la materia. Porre un limite di sottoscrizioni tra le 20 e 40, respingendo quelle superiori alle 40, non ha a mio avviso senso.
I cittadini e le Associazioni hanno diritto di raccogliere anche un numero elevato di firme, senza che un Regolamento le limiti, in quanto queste evidentemente rappresentano una manifestazione di interesse popolare per una determinata candidatura che essi ritengono particolarmente significativa.
Il Sindaco e la Giunta hanno già ora il diritto di effettuare comunque una scelta diversa, se ritengono che altri candidati abbiano maggiori titoli e meriti per ottenere questo riconoscimento.
Punto 7. Regolamento per il Telelavoro.
Per quanto concerne l’adozione di un Regolamento in tema di Telelavoro per il Comune di Saronno, premesso che si tratta di un documento redatto con modalità molto burocratiche, con caratteristiche e motivazioni tipiche della pubblica amministrazione, nulla di rilevante da eccepire:
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Si é presentata la necessità di consentire a persona/e in difficoltà di lavorare a casa propria, per evitare il disagio e le problematiche derivanti dal viaggio verso/da il luogo di lavoro, e del non poter disporre in sede di lavoro di un ambiente protetto come quello domestico.
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La bozza di Regolamento per il Telelavoro é stata discussa in Commissione Affari Generali, e le proposte di modifica fatte in quella sede sono state accettate.
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Propongo solo che all’ Art.2 denominato Finalità, la finalità disciplinata all’ultimo punto il g) “Introduzione di uno strumento di attuazione per il raggiungimento delle pari opportunità lavorative per categorie FRAGILI” sia portata al primo punto a) delle finalità dello stesso Art.2 , in quanto garantire pari opportunità alle persone FRAGILI é decisamente importante, e lo é a maggior ragione avendo presente che questo Regolamento é stato sostanzialmente sviluppato per rispondere concretamente alle esigenze di una persona appartenente a questa categoria di lavoratori.
Preannuncio in ogni caso il mio voto favorevole.
Punto 8. Approvazione nuovo testo al Regolamento per l’alienazione dei beni immobili.
Voglio sottolineare che analogamente a quanto appena discusso per Il Regolamento della Ciocchina, anche in questo caso esiste già un Regolamento risalente al 2000 che disciplina molto bene questa fattispecie. Necessitava semplicemente di essere aggiornato con riferimento alle leggi e normative entrate in vigore nel frattempo.
Questa amministrazione ha invece deciso di farne uno nuovo, quasi a voler segnalare alla città che non esisteva un regolamento per disciplinare questa materia.
Segnalo anche che questa proposta di nuovo Regolamento arriva dopo le discussioni per la vendita degli immobili ex ASL ed ex Asilo di via Roma e della proposta di vendita del terreno comunale di via Miola, che é stata oggetto di un esposto/segnalazione al Segretario Generale da parte delle forze di opposizione.
Premessi questi aspetti, ho segnalato con un emendamento alla Commissione che nel Regolamento occorreva evidenziare che i beni che l’amministrazione intende porre in vendita devono essere preventivamente iscritti nel patrimonio disponibile e che occorre procedere a una preventiva discussione e approvazione di una specifica deliberazione, ovvero che la decisione di procedere con la vendita del bene pubblico deve essere discussa con uno specifico punto all’ OdG del Consiglio Comunale, così da consentirne il passaggio tra i beni disponibili per la vendita solo dopo che la tematica é stata approfondita e discussa in maniera adeguata dai Consiglieri.