Duecentocinquantamila/250.000 euro sono forse “mezzucci”?
Franco Casali
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Di seguito il C.S. a firma degli otto consiglieri di minoranza, già firmatari dell’esposto alla Corte dei Conti Esposto Corte dei Conti 25112019
Leggiamo sulla stampa il comunicato a firma “amministrazione comunale” a proposito dell’esposto alla Corte dei Conti – allegato per completezza – promosso da otto consiglieri comunali di opposizione circa le modalità di acquisizione dei terreni per la c.d. “area feste”.
Ogni amministrazione comunale ha ovviamente diritto di prendere provvedimenti amministrativi giusti o sbagliati che siano e di replicare a chi, a torto o ragione, ha a sua volta il diritto di criticarli.
Questo comunicato però contiene palesi inesattezze dal punto di vista tecnico-amministrativo e politico.
Per prima cosa, i rogiti di acquisto dei diversi terreni, conclusi successivamente alla discussione in Consiglio Comunale, attestano che “il trasferimento in oggetto rientra nell’ambito di una procedura di espropriazione per pubblica utilità”. Nè i documenti, né la discussione in Consiglio Comunale, facevano però riferimento a procedure di esproprio.
Gli atti notarili attestano appunto che si tratta di procedure di esproprio. Ciò non richiede, in base ad un parere della Corte dei Conti, l’attestazione di congruità del prezzo da parte dell’Agenzia del Demanio. In caso di esproprio la stessa sentenza richiede che l’amministrazione dimostri l’indispensabilità e l’indilazionabilità dell’acquisto dei terreni che però sinora nessuno ha dimostrato.
In secondo luogo, questi terreni rientrano tra le cosiddette ATP/aree di trasformazione perequata, ovvero aree agricole che possono generare delle volumetrie da trasferire su altri terreni edificabili. La Legge Regionale 12 ed il PGT di Saronno prevedono la cessione bonaria a fronte del pagamento delle volumetrie al privato. Queste volumetrie diventano di proprietà del Comune, analogamente a quanto avviene per il terreno. In caso di esproprio, i terreni ATP non generano tuttavia volumetrie che l’amministrazione comunale ha invece pagato per tali.
Questo pasticciaccio brutto dei terreni della Strada Provinciale 527 presenta dunque gravi carenze e manca di trasparenza amministrativa.
Per quanto concerne la comunicazione, il comunicato contiene affermazioni gratuite e offensive per le forze politiche di minoranza, quali ad esempio, “l’attività politica svolta negli ultimi tempi dalle attuali minoranze è stata finalizzata non al perseguimento degli interessi pubblici della comunità saronnese, ma unicamente a gettare fango sull’attuale amministrazione” o ancora che le opposizioni utilizzerebbero “mezzucci per cercare di screditare quello che ha fatto l’amministrazione”.
Esporre e documentare alla Corte dei Conti gli aspetti carenti di queste compravendite di terreni significa forse utilizzare mezzucci per gettare fango sull’amministrazione?
In conclusione della nota dell’amministrazione comunale arriva puntuale la consueta autocelebrazione: queste operazioni hanno comportato “l’acquisizione al patrimonio pubblico di terreni in posizioni strategiche”!
Questi terreni per la c.d. Area feste in realtà sono situati all’estrema periferia sud di Saronno in prossimità dello svincolo autostradale di Origgio, della S. P. 527 e di altre strade ad intensissima circolazione.
La posizione strategica dell’amministrazione Fagioli é forse aumentare ancor di più il traffico automobilistico, ce ne fosse bisogno?