Per un nuovo 2 Giugno, Festa della Repubblica

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Franco Casali

Franco Casali

Consigliere Comunale per Tu@Saronno
Consigliere Comunale per Tu@Saronno - Membro delle commissioni Bilancio e Patrimonio, Affari Generali e Servizi Sociali, Urbanistica, Trasparenza.
Franco Casali

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Festa della Repubblica, dal latino Res Publica, cosa comune, di tutti, Bene Comune. Questo 2 giugno deve però essere una festa diversa da quelle degli anni scorsi.

Una festa di chi dopo mesi di lutti, emergenza sanitaria e tante nuove difficoltà, soprattutto economiche, è ora convinto che molte cose devono cambiare. Che questa nostra res publica é stata troppo trascurata e indebolita. Trascurata negli ultimi venti anni la sanità pubblica, quasi fosse una cosa inutile, anziché un bene primario da gestire bene e preservare con cura. Un sistema sanitario pubblico che, nonostante sia stato spesso oggetto di processi corruttivi e di impoverimento a favore di quello privato, ha dimostrato di essere un fondamentale bene di tutti, in cui operatori spesso bistrattati e sottopagati hanno fatto molto di più del loro dovere. Dobbiamo essere loro grati e ricordarcene concretamente.

Dobbiamo tornare a investire nella scuola pubblica, altro bene primario di tutti, e nella cultura, sola cosa che può riportare il nostro Paese a prestare attenzione alle cose importanti e ai problemi veri. Come il lavoro talmente importante che la nostra Costituzione lo pone a fondamento della nostra democrazia. Facciamo studiare i nostri giovani per tanti anni e poi non siamo in grado di dare loro un lavoro decente. I più intraprendenti sono costretti a migrare, come facevano già più di un secolo fa i nostri nonni. Dobbiamo tenerlo presente, anche questo é inaccettabile.

Come é inaccettabile non ricostruire in tempi decenti i paesi terremotati, non prevenire il dissesto idrogeologico, o non fare manutenzione ai tanti ponti malissimo costruiti negli ultimi quarant’anni, che poi crollano rovinosamente.

Un Paese dove molti, troppi cittadini chiusi in sè stessi pensano che odiare e insultare “gli altri” o respingere le persone sia la soluzione di tutti i problemi. Un Paese in cui parte della classe politica é in una perenne campagna elettorale che prevede solo insulti e falsità, non ha alcun interesse per il bene comune e non sa elaborare uno straccio di idea, ma che così facendo raccoglie purtroppo consensi e voti.

Ripartiamo da qui per la Festa della Repubblica, usando il nostro cervello per capire meglio e il nostro cuore per sentire di più.

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