IL TAGLIO DEGLI ALBERI AL PREALPI E LA NECESSITÀ DI UN NUOVO REGOLAMENTO DEL VERDE
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Come noto a chi segue la politica saronnese, Tu@Saronno non solo esprime nella persona di Franco Casali l’assessore all’ambiente ma è anche, dichiaratamente e dall’ormai lontano 2008, un gruppo politico molto attento alla preservazione del territorio, come ha dimostrato con l’essere in prima linea per evitare un centro commerciale sull’area ex-Isotta, la salvaguardia del progetto originale della green-way sulla ex-Saronno Seregno, il pieno supporto alla mobilitazione cittadina per evitare il taglio dei bagolari di via Roma, concretizzatosi poi nel progetto che li ha salvati, l’avere impedito l’abbattimento dell’ex Asilo Vittorio E. II di via Manzoni e la successiva edificazione dell’ennesimo condominio in centro.
Questo premesso, molti cittadini del quartiere Prealpi – e non solo – si stanno quindi giustamente domandando come sia stato possibile che sia avvenuto, nei giorni scorsi, il taglio così ferale di tutti gli alberi – in maggioranza sani, alcuni altri morti o malati – che, pur appartenendo a una proprietà privata, rappresentavano un “bene collettivo” per il quartiere, che oggi vede il profilo paesaggistico di alcune vie e il proprio patrimonio arboreo profondamente cambiati, purtroppo in peggio. Come forza di maggioranza, dobbiamo prenderci la responsabilità di questo passaggio e cercare di trasmettere ai saronnesi le necessarie spiegazioni e il nostro punto di vista.
Come spiegato bene dall’assessore Franco Casali in un comunicato pubblico, il taglio è stato possibile in quanto l’attuale “Regolamento del Verde”, datato 2003, consente ai proprietari di tagliare le piante qualora ostacolino la costruzione di nuovi edifici, andando a piantumare nella stessa area se possibile, o pagando quanto valorizzato dall’agronomo del Comune all’amministrazione comunale che potrà così utilizzare tali somme per effettuare successive piantumazioni in altre aree. Un regolamento ormai obsoleto, figlio di una sensibilità ambientale molto diversa da quella odierna, che l’Amministrazione ha già previsto nei mesi scorsi di cambiare, avviando il percorso amministrativo per farlo, dando mandato in tal senso agli uffici e al nuovo agronomo.
Purtroppo, finché l’iter non sarà completato (e i tempi come spesso capita quando si parla di cosa pubblica sono più lunghi di quanto le intenzioni vorrebbero), l’Amministrazione non ha strumenti legali per impedire il taglio di alberi nelle proprietà private, e questa è la ragione per la quale, nel caso di via Alliata al Prealpi, non è stato possibile intervenire.
In attesa che questo regolamento sia rivisto – magari anche con un passaggio in un incontro pubblico per sapere cosa ne pensano i cittadini – quello che può senz’altro migliorare e mitigare per quanto possibile situazioni traumatiche come quella della scorsa settimana è comunicare preventivamente questi interventi. Anche qui, la prassi attuale non impone agli operatori di comunicare all’Ufficio Verde (che peraltro rientra tra quelli che maggiormente necessitano di un rinforzo di personale) l’inizio dei lavori di abbattimento. Questo ha impedito che fosse fatta una preventiva e tempestiva comunicazione agli abitanti del quartiere Prealpi, con tutte le spiegazioni del caso, generando quindi uno spiacevole “effetto sorpresa”. In futuro, per evitare il ripetersi di situazioni simili, verrà chiesto agli operatori di indicare una data precisa dei tagli, in modo da avvisare conseguentemente i residenti, motivando il perché dell’intervento.
Al di là di queste spiegazioni, che ci auguriamo abbiano fatto chiarezza perlomeno dal punto di vista amministrativo e delle intenzioni, è certo che per il quartiere Prealpi questa è una ferita che dovrà essere necessariamente rimarginata, non solo con nuove piantumazioni in aree del quartiere di proprietà comunale, ma anche andando a ricucire il necessario rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni, che oggi vive un momento di criticità.
Da parte nostra, come lista civica impegnata da sempre su temi ambientali, possiamo garantire la massima attenzione possibile sul preservare e migliorare il patrimonio arboreo nella nostra città, compatibilmente con gli strumenti che abbiamo a disposizione che se necessario, come in questo caso, vanno cambiati. Questo a partire dal nuovo PGT, di cui dobbiamo farci carico, che dovrà essere ripensato in maniera decisa per tutelare maggiormente Saronno dal punto di vista ambientale e del territorio.