DAI PROFUGHI AL TELOS: LA LEGA È SEMPRE ALLA RICERCA DI QUALCUNO DA INCOLPARE

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Dopo un 25 aprile celebrato in sordina in una mezz’ora, con le sole “onoranze ai monumenti con deposizione di corone d’alloro”, senza corteo e senza partecipazione dei cittadini, dopo le numerose volte in cui il sindaco in Consiglio Comunale o altre manifestazioni pubbliche ha indossato la cravatta verde o nera in luogo della fascia tricolore, arriva l’apoteosi del sindacopensieroleghista: cancellate le celebrazioni per la festa della Repubblica del 2 giugno.
Ennesimo passo verso l’isolamento in cui sta inesorabilmente precipitando la Lega saronnese, come dimostrano gli scricchiolii in maggioranza arrivati per bocca del consigliere di Fratelli d’Italia Alfonso Indelicato e di Paolo Strano di Saronno al Centro.
Paradossale, poi, cercare di scaricare sugli anarchici del Telos una scelta che è tutta politica: uno scaricabarile che fa parte del DNA della Lega, sempre pronta a scagliarsi contro i meridionali prima e contro gli stranieri oggi, come dimostra il consenso che Salvini raccoglie incolpando i migranti per qualsiasi problema riguardi il nostro paese. Ma pare che la ricetta leghista, quando arrivano nei posti in cui si può decidere cosa fare, sia semplicemente questa: tirare i remi in barca e dare la colpa a qualcun altro.
Al sindaco non piace evidentemente identificarsi con la Repubblica Italiana, anzi la disdegna. Spicca invece la sua presenza ai falò e feste a base di cibarie tradizionali lumbard. Peccato che Fagioli debba fare il sindaco di tutti, anche dei moltissimi che non hanno votato Lega a Saronno. E dei molti che l’hanno votata pentendosene oggi amaramente.