Punto 1. Comunicazione delle Deliberazioni di Giunta. Non é previsto dibattito.
Punto 2. Verbali. Voto a favore.
Punto 3. E’ stato sottolineato con modalità diverse da chi mi ha preceduto che la gestione della Delibera n. 55 é stata molto lenta, complicata e inefficace per la scelta organizzativa di utilizzare pacchi, anziché buoni spesa. Ho presente che si tratta di qualche cosa di nuovo dal punto di vista organizzativo e della comunicazione sia per i cittadini, che per l’amministrazione, e che quindi può presentare difficoltà di attuazione. Consapevole di questo, ho proposto pubblicamente da tempo di essere disponibile a collaborare tramite l’apposita commissione all’organizzazione di questa attività di sostegno, ma non ho ricevuto alcuna risposta. Si poteva fare meglio per distribuire questi aiuti e soprattutto lo si poteva fare con tempi molto più brevi. Oltre alle critiche e lamentele di molti cittadini apparse sulla stampa anche on line, faccio presente che a fronte di questa Delibera del 31 marzo la relativa Determina N. 257 di Eur 60.000,00 é datata 10.04.2020, ovvero solo 10 giorni dopo. Quindi nella migliore delle ipotesi la Delibera del 31 marzo é diventata operativa solo dopo il 10 aprile. Alla faccia dell’urgenza dei provvedimenti!
Per quanto concerne la Trasparenza delle comunicazioni con il pubblico, segnalo che c’è un contrasto evidente tra la Variazione No.1, datata 30 marzo fornita ai consiglieri che prevede due uscite rispettivamente di Eur 89.000,00 ( “Interventi assistenziali”) e 120.000,00 (“Trasferimenti correnti a istituzioni sociali private”) per un totale di Eur 209.000, e quanto pubblicato sull’Albo Pretorio on line dove appare un’altra Variazione No.1 di Eur 209.000,00 in entrata e in uscita. Occorre quindi rettificare quella sbagliata, che assumo sia quella on line.
DICHIARAZIONE DI VOTO: Ho preso nota che l’Assessore Tosi, nonostante il suo lunghissimo intervento, non ha fornito una risposta alla mia proposta di disponibilità a collaborare per l’organizzazione degli aiuti, formulata ormai da tempo. Segnalo anche che a oggi, 29 aprile, la interrogazione formulata il primo aprile dalle opposizioni circa le modalità di gestione di questi aiuti non ha avuto ancora risposta, nonostante ormai siano passati quasi 30 gg., termine ultimo per rispondere (Ndr estratto dal Regolamento CC: “La risposta scritta all’interrogazione deve essere data tassativamente dal Sindaco o dall’Assessore delegato alla specifica materia entro trenta giorni dalla presentazione”). Sono ovviamente a favore del provvedimento deciso dal Governo per fornire aiuti alimentari URGENTI ai cittadini che si sono trovati improvvisamente e inaspettatamente in difficoltà a seguito dell’emergenza Coronavirus. Come ho fatto presente poco fa, evidenzio come questi aiuti siano stati però gestiti in maniera inefficiente e con grave ritardo dall’amministrazione comunale. Pertanto non posso che esprimere un voto di ASTENSIONE su questo punto. Ripeto ancora che sono favorevole all’erogazione di questo aiuto e preoccupato per la situazione di difficoltà di tante persone, ma non sono affatto d’accordo sulle modalità utilizzate, la comunicazione, organizzazione e i tempi di intervento inefficienti.
Punto 4. Ulteriore proroga del Contratto di servizi tra Comune e Saronno Servizi. Non sono soddisfatto che non ci siano state discussioni in proposito in Commissione circa il futuro di Saronno Servizi, magari anche on line. Esprimo preoccupazione circa il futuro della società una volta che perderà la gestione dell’acquedotto. MI ASTERRO’.
Punto 5. Stasera siamo richiesti di approvare delle ennesime varianti al PGT: ci sono 2 punti all’Odg. In questi 5 anni di amministrazione il CC é stato chiamato ad approvare molto spesso varianti al PGT, tra le altre quelle di via Varese (piani attuativi ex FOS ed ex CEMSA) in cui gli attuatori hanno previsto la realizzazione di aree commerciali (supermercati), benché nelle vicinanze esistano già altre aree commerciali.
Toccherò i punti che presentano criticità:
A) Nello specifico per l’ARU2 vie Volta/don Bellavita: ci sono tre varianti al PGT:
1 Superficie minima di cessione pubblica: 39,5 % < 60% Standard previsto/parametro da scheda;
2 Funzioni regolate: 6% < 20% parametro da scheda);
3 Slp residenziale in progetto è 94%>80% previsto dal parametro da scheda. Sono differenze anche importanti.
Evidenzio che in Saronno si continuano a costruire appartamenti, in una città che ha il recod lombardo per consumo di suolo e che ha centinaia e centinaia di appartamenti sfitti. E’ interessante il commento del consulente dell’attuatore: Indicare nel PGT una percentuale di superficie non residenziale significa non tenere in considerazione che la città nel corso degli anni muta i suoi bisogni e di conseguenza anche le esigenze di mercato, quindi non possono essere imposti e predeterminati …
Peccato, dico io, che accanto alle esigenze del mercato, ci siano anche quelle pubbliche previste dal PGT per cercare di assicurare al territorio comunale uno sviluppo urbanistico corretto, un mix funzionale coerente ed efficace.
B) Superficie drenante: la superficie minima richiesta, pari al 50% della Superficie Territoriale non viene raggiunta, si rispetta solo il minimo del 30% previsto dal Regolamento d’Igiene.
E’ previsto infatti che il parcheggio sia asfaltato e quindi in materiale non drenante. Oltre alla problematica del mancato drenaggio delle acque pluviali, questa scelta presenta quelle della propagazione del calore d’estate, e, non meno importante, presenta un contrasto estetico e funzionale di questa superficie di parcheggio asfaltata con i vicini orti urbani e la ciclopedonale.
Mi chiedo perché quando con poco si potrebbe fare meglio, ad esempio utilizzando autobloccanti e superficie in erba, non lo si preveda, nè lo si suggerisca.
C) Riqualificazione sponde: ne viene riqualificata una dall’attuatore, mentre sarebbe opportuno riqualificarle entrambe, eventualmente a spese del Comune.
D) Materiali utilizzati per la ciclopedonale: l’attuatore propone l’asfalto rosso, più costoso del calcestre. Considerato che in sede di esecuzione l’amministrazione può proporre interventi diversi, suggerisco di utilizzare un fondo naturale in calcestre, materiale più economico, ben drenante e più adatto per l’ambiente, come anche suggerito dal Consorzio del Parco del Lura, e di chiedere all’attuatore di utilizzare il risparmio così realizzato per sviluppare un ulteriore pezzo della pista ciclopedonale di via Volta, che al momento si interrompe bruscamente, un’opera incompiuta da molti anni. Nonostante la ciclopedonale proposta dall’attuatore si inserisca piacevolmente nel contesto di area verde urbana, sottolineo che dal punto di vista della mobilità ciclistica, soprattutto per i percorsi casa-lavoro e casa-scuola sarebbe stato meglio completare quella di via Volta, se non fosse possibile realizzare entrambe. Qualunque ciclista sceglie il percorso più breve se deve andare al lavoro e raggiungere la stazione FNM, o a scuola, piuttosto che fare una lunga deviazione per di più in un percorso frequentato anche da pedoni. Qualora venga realizzato un senso unico in via Volta, suggerisco di fare un “Senso unico, eccetto bici” per tutta la via Volta.
EVIDENZIO CHE CI SONO 3 PUNTI PERICOLOSI PER LA CICLABILE:
1 Angolo retto in via Montoli/Volta.
2 Angolo retto in via Bellavita presso CPS.
3 Attraversamento presso il Ponte dul Lura di via don Bellavita. Questo va fatto rialzato, colorato in rosso con strisce bianche, illuminato bene, con limite 30 km/h, e dossi di rallentamento.
VERDE: I carpinus betula previsti sono allergizzanti e non sono permessi in aree urbane.
Cfr. Bollettino Pollini.
DICHIARAZIONE DI VOTO: nonostante i punti critici evidenziati, che prego di voler tenere in considerazione in fase di implementazione del progetto, non ho motivi importanti che mi portino ad esprimere un voto contrario. Grazie.
Punto 6. Questo Piano Integrato di Intervento in variante al PGT, che scorpora appunto quest’area dall’Ambito ATUb9 e dalle relative prescrizioni, presenta caratteristiche molto diverse e decisamente carenti dal p. di vista urbanistico rispetto a quelle del Piano Attuativo discusso ieri.
A) SUPERMERCATO: Mi chiedo perché realizzare l’ennesimo supermercato, e per di più con un’anonima forma a parallepipedo stile anni ’80, con un parcheggio a raso per 68 auto, anziché interrato, come si fa da anni in molti altri Comuni. Ci sono ben 3 supermercati nel raggio di qualche centinaio di metri. Se si vuole fare un’area commerciale di vicinato come indicato, non serve un parcheggio così grande, e per di più in superficie.
B) PARCHEGGIO: questo parcheggio in superficie potrà presentare problemi di sicurezza derivanti da possibili cattive frequentazioni notturne, oltre ad un evidente aumento del calore riverberato in estate.
C) VIABILITA’: La via San Francesco é già molto trafficata. Nonostante questo, sono previsti due accessi a doppio senso di marcia in via San Francesco e via Sabotino. Sia per motivi di sicurezza stradale, che per ridurre il traffico in via San Francesco, é preferibile avere un accesso con solo ingresso in via San Francesco, e un accesso con sola uscita in via Sabotino.
D) IMPATTO ACUSTICO: Dalla relativa relazione si evince che alcune Unità Trattamento Aria (UTA) sono molto rumorose, con un range che va da 67,0 a un max di 95,5 dB. Taluni di questi apparecchi saranno in funzione anche di notte.
Considerato che, come termine di paragone, il Traffico ha un’intensità acustica di 75 dB, e che la soglia considerata critica per evitare danni all’udito è di 90 dB, sono da tenere in debita considerazione possibili problemi acustici per i residenti degli edifici più vicini.
E) CONSUMO DI SUOLO/VERDE:
E1) Consumo di Suolo: ARPA Lombardia osserva che “l’attuazione del P.I.I., scorporato dall’attuale ATUb9, prevede il consumo di suolo libero che, nella scheda d’ambito, era destinato a rimanere privo di edificazione e mantenuto a bosco esistente, come cessione pubblica, ovvero a verde privato. Tutto questo alla faccia delle dichiarazioni reiterate ogni anno nel Documento Unico di Programmazione che questa amministrazione non avrebbe consumato un solo mq di suolo! Il consumo di suolo c’é ed eccome e continua ad ogni CC!
E2) Verde: Realizzazione di una superficie a verde piantumato di mq 452,00. Ben poca cosa se si pensa che l’area a verde attale, rappresenta circa il 90% della parte di ATUb9 di proprietà dell’attuatore. L’area verde scende dunque dal 90% attuale al 10%.
- La RELAZIONE TECNICO-AGRONOMICO-AMBIENTALE dell’Agronomo Massimo Raimondi, che é molto interessante e ben realizzata, raccomanda il completo mantenimento della pianta di Cedrus deodara (83 anni, altezza 24,5 mt) presente nel mappale n. 59. Testualmente “Completo mantenimento dell’esemplare che NON dovrà in alcun modo essere sottoposto ad abbattimento”. Il grande Cedrus Deodara é correttamente presente nei disegni dell’area verde allegati al PII, insieme ad esemplari di Liquidambar e di Liriodendron.
- Raccomando che in fase esecutiva l’Ufficio Verde verifichi che tutte queste prescrizioni siano rispettate, e si evitino tagli di radici, per preservare adeguatamente questa pianta di pregio.
- Deliberazione di CC per PII: Alla seconda pagina, p. 2 del DATO ATTO CHE c’é un errore materiale, in quanto si parla di demolizione degli edifici esistenti lungo la via San Giuseppe, anziché via San Francesco.
- DICHIARAZIONE DI VOTO: A proposito dell’intervento del consigliere Veronesi sui parcheggi interrati. Ha parlato di loro scarsa sicurezza e cita quello di via Varese, certamente vecchio, mal costruito e illuminato. I parcheggi interrati li stanno facendo ovunque per ridurre il consumo di suolo e spesso sopra ci fanno aree attrezzate anche a verde per la fruizione dei cittadini. A proposito dell’intervento dell’Assessore Castelli su sterpaglie e cedro. Le sterpaglie e l’incolto sono competenza del proprietario. Avevo già esposto che il Cedrus Deodara é correttamente compreso nel progetto; raccomandavo che l’Ufficio Verde vigili per assicurare che in fase esecutiva la pianta venga rispettata affinché, ad esempio, le radici non siano tagliate.
Venendo al punto specifico, questo Piano Integrato di Intervento non mi piace per niente.
Non mi piace l’idea di avere l’ennesimo supermercato in Saronno, quando ce ne sono già tanti, e ben 3 vicinissimi. Un supermercato e relativo parcheggio che sostituiscono l’attuale grande superficie verde, anche se incolta.
Non mi piace questo banale supermercato che ha un parcheggio che non serve, perché area commerciale di vicinato, e per di più a raso, anziché sotto l’edificio.
Aumento del traffico in una via già molto trafficata, notevole rumorosità anche notturna degli impianti UTA, con evidenti disturbi per i residenti.
Positiva l’acquisizione del Parco degli Alpini, anche se da anni é di fatto utilizzato come area pubblica, con un verde mantenuto da sempre dall’amministrazione comunale. Per tutti i motivi che ho esposto poco fa, il mio voto non potrà essere che contrario. Grazie.